Harry Belafonte (1927)

Pseudonimo di Harold George Belafonte.

Insieme con Sidney Poitier (ma prima di lui), Harry Belafonte è stato il solo divo di colore che sia risultato veramente gradito al grande pubblico americano, almeno fino alla fine degli anni '60. Il suo successo sullo schermo può essere stato favorito in parte dalla sua prestanza fisica e in parte dall'essersi già affermato come cantante-interprete di piacevoli ritmi afro-cubani e spirituals; ma ad esso non sono certamente estranee buone qualità professionali di attore. Belafonte - che ha avuto il suo momento migliore negli anni '50 - quando ha diradato le sue apparizioni cinematografiche, ha mostrato di continuare ad interessarsi al cinema impegnandosi, insieme con l'amico Poitier, a favore di coraggiose produzioni indipendenti. La sua migliore interpretazione ci sembra quella dell'operaio che uscendo da una miniera si accorge con sgomento di essere uno dei pochi sopravvissuti ad un cataclisma nucleare, nel film La fine del mondo.

Il rovescio della medaglia (1995)
La fine del mondo (1959)

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